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Piazza Armerina

Chiese e Monumenti

Commenda dei Cavalieri di Malta

La Commenda è un edificio molto antico e ricco di storia. Notizie concernenti il passato riportano che fu costruita sulla preesistente chiesetta di S. Maria del Soccorso, donata dal Conte Simone Aleramico (allora capo dei Lombardi di Sicilia) ai Cavalieri dell’Ospedale di Gerusalemme.

L’Ordine Militare dei Cavalieri prese possesso dell’edificio intorno al 1150 con l’impegno di edificare un complesso che esplicasse servizio di ospizio per i pellegrini diretti in Terra Santa e di luogo di raduno e di riposo per i Cavalieri Crociati; probabilmente la Commenda esplicava anche la funzione di torre d’avvistamento visto che si ergeva sulla sottostante strada che da Butera (allora importante centro abitato) portava a Castrogiovanni. Nel 1337 con la costruzione della nuova cinta muraria la chiesa venne annessa al centro abitato e nei suoi pressi venne innalzata l’omonima Porta S. Giovanni, l’ingresso orientale della città.

Attorno al 1420 la Casa venne trasformata in Commenda; infatti lontani erano ormai i tempi in cui pellegrini e crociati di Terra Santa chiedevano ospitalità. Cosicché il compito dei cavalieri era diventato quello di amministrare i beni dell’Ordine (inviando le rendite alla sede centrale) e propagandare la religione degli Ospedalieri fra la cittadinanza piazzese al fine del reclutamento. I cavalieri nei secoli si distinsero in varie battaglie (Rodi 1522, Malta 1551 e 1565, Lepanto 1571) per il loro valore e tra questi anche i cittadini di Piazza Armerina che vi si arruolarono. Con l’Unità d’Italia i beni della Commenda diventarono del Demanio dello Stato (1866), i locali vennero divisi in lotti e venduti ai cittadini; la chiesa fu dichiarata monumento nazionale e restaurata nei primi anni del 1900.

A livello architettonico possiamo affermare che la chiesa è un edificio di chiaro stile normanno. I due portali d’ingresso sono in stile gotico; sopra quello principale è possibile notare una feritoia a forma di croce greca. Altre feritoie le troviamo sul lato più lungo della chiesa; attraverso di esse filtra la poca luce che conferisce all’interno una inquietante e tetra atmosfera. La Commenda era munita di una torre campanaria circolare di cui rimangono ormai solo le tracce delle fondamenta.

Dentro troviamo una pianta rettangolare con l’unica navata che finisce in un’abside semicircolare; la copertura è costituita da capriate in legno (sulla navata) e da una semicupola (sull’abside).

Purtroppo degli ornamenti, religiosi e non, non è rimasto granché: due mosaici policromi in marmo vicino all’altare, due acquasantiere e poco altro.

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