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Streghe in Sicilia

La Bibbia e la stregoneria

Per capire il modo in cui la Riforma influenzò la caccia alle streghe, dobbiamo ricordare che fu la Riforma stessa ad assumere la Bibbia come unica fonte di verità e a tradurre le Scritture in tutte le principali lingue europee. Così, una buona parte della popolazione abbe accesso alla lettura delle traduzioni di cui furono messe in rilievo quei passi riferiti alla Stregoneria. Infatti, nell'Esodo, il passo 22,17 veniva tradotto nel seguente modo: «Non lascerai vivere chi pratica la magia», ignorando completamente il fatto che l'espressione ebraica significasse, in realtà, «qualcuno che opera nell'oscurità e blatera». A nulla valsero i tentativi di coloro, tra i quali Erasmo e Weyer, che cercarono di dimostrare che la Bibbia avesse nulla o poco a che fare con la Stregoneria cinquecentesca. L'importante fu che la parola in questione venne tradotta con il termine STREGA e il testo , così, usato da giudici e inquisitori durante i processi.

Furono in tanti, quindi, ad utilizzare la Bibbia più che come strumento di preghiera e di fede, come strumento per corroborare le credenze popolari sulla stregoneria, e ci fu chi arrivò addirittura a scrivere che: «Negare la possibilità... dell'effettiva esistenza della Stregoneria è al tempo stesso in netta contrapposizione con la verità rivelata da Dio». Insomma, chi non credeva nelle Streghe, non credeva nemmeno in Dio.

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