Il più importante in assoluto è il sito della Villa Romana del Casale, con i suoi 3500 metri quadrati di pavimenti mosaicati famosi in tutto il mondo, perché testimonianza della vita in epoca romana.
La Villa Romana sorge presso il corso d'acqua, che diventerà più a valle il fiume Gela, sui resti di un insediamento rustico precedente.
L'importanza della Villa a carattere mondiale è dovuta all'impeccabile stato di conservazione dei mosaici, ritenuti inoltre i più estesi e affascinanti mai realizzati in epoca romana. Essi furono realizzati da diversi gruppi di maestranze nordafricane che mediavano eredità alessandrine e tendenze siriache.
La Villa è così suddivisa:
- una parte residenziale intorno al grande peristilio centrale su cui si affaccia anche la basilica;
- una zona di rappresentanza con il peristilio ellittico o Xistus;
- la grande sala trilobata o Triclinio, caratterizzata da tre absidi, una centrale e due laterali;
- il complesso delle terme dal movimentato impianto planimetrico;
- il cortile-porticato d'ingresso, a pianta irregolare.
Ciò che più piacerà ai visitatori, senza dubbio, è l'immenso tappeto di mosaici pavimentali che fanno della Villa una gemma inestimabile nella storia dell'arte.
I magnifici mosaici pavimentali, in tutte le sale, sono di una ricchezza e di una varietà tale che non ci sono paragoni nel mondo.
La rappresentazione di scene epiche e legate alla mitologia, ma troviamo anche raffigurazioni di vita quotidiana e domestica e riproduzioni fedeli di animali e piante.
Gli esempi di mirabile leggerezza e maestria sono innumerevoli, ma su tutti spicca la Grande Caccia raffigurante in modo chiaro e reale la cattura di animali feroci destinati ai giochi circensi.
La Villa del Casale rappresenta una fondamentale testimonianza per la comprensione della vita e della civiltà romana di cui ci offre, grazie alla perfetta conservazione degli ambienti e delle rappresentazioni musive, un inimitabile affresco.
Tra gli ambienti più rinomati la Sala della danza il cui mosaico, incompleto, permette di vedere donne e uomini che danzano, la Sala delle dieci ragazze in bikini impegnate a fare esercizi ginnici mentre nel registro inferiore una ragazza togata incorona un’altra fanciulla e la stanza raffigurante la famosa scena erotica.
All'esterno sono stati rinvenuti due acquedotti usati per l'approvvigionamento delle fontane, dei servizi e del quartiere termale.
Molti studiosi da tempo sostengono che una costruzione di questo genere non poteva essere completamente isolata, ma doveva comprendere altre costruzioni marginali dedite alla risoluzione di tutte le esigenze di una villa imperiale.
Per questo motivo sono ora in corso diverse campagne di scavi.
Cubicolo della
SCENA EROTICA
Il disegno presenta un Dodecagono con ghirlanda d'alloro entro cui è una scena Erotica: una avvenente signora, nel baciare un efebo reggente ella mano sinistra un secchio e nel manto frutta, scopre le grazie che madre natura gli ha donato, un bellissimo fondoschiena. Piccoli Quadrati ed Esagoni contenenti mezzibusti personificanti le stagioni, generano stelle con tondi centrali contenenti ghirlande e maschere.
Mario Incudine | Duedinotte
È una notte agitata dal vento caldo delle estati siciliane e dal desiderio d'amore, una lode allo splendore di uno dei tesori più preziosi dell'Isola illuminato da una nuova luce, un esperimento cinematografico mai tentato prima e un'opera artistica unica nel suo genere. È il videoclip del brano "Duedinotte" di Mario Incudine, girato tra i mosaici della Villa Romana del Casale, per la regia di Giuseppe Dipasquale, con gli abiti di Marella Ferrera, che vede protagonisti lo stesso cantautore Mario Incudine, la cantante Anita Vitale e gli attori Valeria Contadino e David Coco.