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La Villa del Casale

Il più importante in assoluto è il sito della Villa Romana del Casale, con i suoi 3500 metri quadrati di pavimenti mosaicati famosi in tutto il mondo, perché testimonianza della vita in epoca romana.

La villa del Casale riconosciuta dall'UNESCO ed inserita nel "patrimonio dell'Umanità", era la residenza di caccia di Massimiliano Erculeo, collega di Diocleziano nella gestione dell'impero romano. Ma abitata anche in età araba, la Villa fu parzialmente distrutta dai normanni, in seguito, una valanga di fango, proveniente dal monte Mangone, che la sovrasta, la coprì quasi totalmente.

La Villa Romana sorge presso il corso d'acqua, che diventerà più a valle il fiume Gela, sui resti di un insediamento rustico precedente. Negli anni venti, trenta e quaranta del secolo scorso furono effettuati i primi sopralluoghi, e con gli scavi degli anni '50 grazie all’intervento della Regione Siciliana e all’opera dell’archeologo Vinicio Gentili, gli scavi furono portati completamente alla luce.

L'importanza della Villa a carattere mondiale è dovuta all'impeccabile stato di conservazione dei mosaici, ritenuti inoltre i più estesi e affascinanti mai realizzati in epoca romana.
Essi furono realizzati da diversi gruppi di maestranze nordafricane che mediavano eredità alessandrine e tendenze siriache.

La Villa è così suddivisa:

- una parte residenziale intorno al grande peristilio centrale su cui si affaccia anche la basilica;
- una zona di rappresentanza con il peristilio ellittico o Xistus.
- la grande sala trilobata o Triclinio, caratterizzata da tre absidi, una centrale e due laterali;
- il complesso delle terme dal movimentato impianto planimetrico;
- il cortile-porticato d'ingresso, a pianta irregolare.

Ciò che più piacerà ai visitatori, senza dubbio, è l'immenso tappeto di mosaici pavimentali che fanno della Villa una gemma inestimabile nella storia dell'arte. I magnifici mosaici pavimentali, in tutte le sale, sono di una ricchezza e di una varietà tale che non ci sono paragoni nel mondo. La rappresentazione di scene epiche e legate alla mitologia, ma troviamo anche raffigurazioni di vita quotidiana e domestica e riproduzioni fedeli di animali e piante.
Gli esempi di mirabile leggerezza e maestria sono innumerevoli, ma su tutti spicca la Grande Caccia raffigurante in modo chiaro e reale la cattura di animali feroci destinati ai giochi circensi.

La Villa del Casale rappresenta una fondamentale testimonianza per la comprensione della vita e della civiltà romana di cui ci offre, grazie alla perfetta conservazione degli ambienti e delle rappresentazioni musive, un inimitabile affresco.

Tra gli ambienti più rinomati la Sala della danza il cui mosaico, incompleto, permette di vedere donne e uomini che danzano, la Sala delle dieci ragazze in bikini impegnate a fare esercizi ginnici mentre nel registro inferiore una ragazza togata incorona un’altra fanciulla e la stanza raffigurante la famosa scena erotica.

All'esterno sono stati rinvenuti due acquedotti usati per l'approvvigionamento delle fontane, dei servizi e del quartiere termale. Molti studiosi da tempo sostengono che una costruzione di questo genere non poteva essere completamente isolata, ma doveva comprendere altre costruzioni marginali dedite alla risoluzione di tutte le esigenze di una villa imperiale. Per questo motivo sono ora in corso diverse campagne di scavi.

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