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Poesie e Racconti

All'Assessor Vittorio, eccosissìa

I
Se bastasse soltanto uno straniero
a sollevar le sorti di un paese
sta Sicilia sarebbe giadavvero
la terra delle attese disattese
perché di stampo antico, belli o brutti,
qua gli stanieri l'amu avutu tutti.
II
Però li abbiamo sempre combattuti
(anche se ancora l'ultimo è rimasto)
e a tutti quelli che ce so' venuti,
creando sto magnifico contrasto
di siciliano sùccube e sovrano,
gli abbiamo detto grazie, sta' lontano.
III
Ed ecco che frammisto ai nostri affari
all'improvviso sei sconquasso tu,
a complicare i già sittanto amari
e scompigliare tutto ciò che fu,
novello Garibaldi senza mille
che non risparmia certo le tonsille.
IV
E se nemmanco il nostro Pirandello
immaginò contesa tanto degna
quello che rende il tutto un sacco bbello
è il grande ingegno che ti contrassegna,
la tua bellezza beneculturale
che asservirà lo scavo del Casale.
V
E la lungimiranza di Maurizio
che scelse il meglio che ci sia mai stato,
ed il poterci tògliere lo sfizio,
visti i tarì che ci hanno già assegnato,
rèndono st'occasione tale e quale
irremisibilmenti eccezzionale.
VI
Perciò, Vittorio, auguri e buon lavoro,
perché st'impresa ormai sulle tue spalle
finisca con successo e con decoro
e magari col grande festivalle.
Perciò, Vittorio, vai, sotto a chi tocca
e giunto al fin della licenza... gnocca

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